Un diamante per ricordarti: quando l’amore non finisce

Nel mio lavoro entro ogni giorno in contatto con l’assenza. Ma anche con l’amore....

Nel mio lavoro entro ogni giorno in contatto con l’assenza. Ma anche con l’amore. Un amore così grande da voler trovare un modo, qualsiasi modo, per non farlo finire del tutto.

Ultimamente ho iniziato a raccontare di qualcosa che qui in Italia è ancora poco conosciuto: la diamantificazione. È una possibilità nuova, diversa, profonda. Un modo
per trasformare una parte delle ceneri della persona amata in un diamante vero. Un diamante che si può tenere con sé, toccare, portare al collo, tenere nel palmo della mano
nei giorni in cui fa più male.

Quando ne ho sentito parlare per la prima volta, mi ha toccata profondamente. Perché non è solo un oggetto. È una presenza. È un modo diverso per dire: "Ti porto con me.
Sempre."

Come funziona, con delicatezza


La diamantificazione parte da una piccola quantità di ceneri. Da lì si estrae il carbonio, l’essenza più pura della materia, e attraverso un processo complesso e rispettoso, quel carbonio viene trasformato in diamante. Non è un procedimento freddo o industriale: è un cammino fatto di cura, di precisione, di profondo rispetto.


Il diamante può avere varie sfumature, in base a quanto contenuto nel carbonio. Ogni pietra è unica, come unica è la persona che rappresenta. Ogni diamante racconta una
storia d’amore, di vita, di presenza.


Perché ne parlo


Perché credo che sia importante sapere che esiste anche questa possibilità. Perché ci sono persone che, di fronte a un dolore immenso, sentono il bisogno di avere qualcosa di concreto, di intimo, da tenere con sé. Un oggetto che non sia solo un simbolo, ma un
legame.


Lo racconto non per convincere, ma per aprire una porta. Perché il lutto ha bisogno di verità, ma anche di scelta. E la diamantificazione è una scelta d’amore. Discreta.
Moderna. Profonda.


Un modo per sentirli ancora accanto


In un tempo in cui tutto corre, in cui spesso si ha paura di fermarsi davanti alla morte, questo gesto può diventare un rito nuovo. Silenzioso, personale, eterno. Non cancella il
dolore, ma può trasformarlo. Può renderlo più sopportabile. Può diventare una carezza nei giorni in cui manca il respiro.


Il costo parte da circa 4.000 euro, ma quello che si riceve è molto di più di un oggetto. È un frammento di ciò che si ama, reso eterno. Una memoria che brilla. Un modo per dire: "Non sei più qui, ma ci sei ancora."


E io, che ogni giorno vedo quanto amore resta anche dopo la fine, non posso non parlarne.

Emy Chatrian

Ti consiglio di leggere

Vedi tutti