Cremazione: un addio che sa di rispetto

Nel mio lavoro mi capita spesso di accompagnare le......

Nel mio lavoro mi capita spesso di accompagnare le persone non solo nel saluto finale, ma anche nelle scelte che lo precedono. Una di queste è la cremazione. Sempre più
famiglie, oggi, la scelgono. Lo fanno con rispetto, con amore, e soprattutto con il desiderio profondo di rendere il distacco meno traumatico.

In Italia, negli ultimi anni, la cremazione è cresciuta moltissimo: oggi oltre il 65% delle persone la sceglie. In alcune città, il numero è anche più alto. È una scelta sempre più
consapevole, mai superficiale. E ogni volta che ne parlo con una famiglia, lo faccio con la stessa delicatezza con cui accompagno ogni altro momento del lutto.

Un gesto di cura, anche dopo

Molti pensano che la cremazione sia una scelta fredda. In realtà, per me, è uno dei gesti più intimi che si possano fare. È un modo per proteggere. Per non dover rivivere il dolore della riesumazione, anni dopo, quando il tempo è passato ma il dolore può ancora ferire.

Per tante famiglie, l’idea di dover affrontare quel momento—aprire di nuovo una ferita che si era appena rimarginata—è troppo. E io lo capisco. Perché ci sono dolori che non si dovrebbero mai riaprire.


Con la cremazione, invece, quel passaggio viene evitato. Il corpo viene accompagnato con rispetto, e ciò che resta può essere custodito, o affidato alla natura, o trasformato in qualcosa di eterno come un diamante. Ma sempre con dignità. Sempre con amore.

Accompagnare una scelta consapevole


Quando accompagno una famiglia in questa decisione, non spingo mai. Non suggerisco per abitudine. Ascolto. Raccolgo dubbi, domande, paure. La cremazione è un passo
importante, e ogni persona ha diritto di arrivarci con chiarezza, con tempo, con cuore.

Racconto cosa comporta, come avviene, cosa si può fare dopo. Parlo con semplicità, ma anche con rispetto. Perché dietro ogni scelta c’è una storia d’amore, un addio, una volontà di fare le cose nel modo più dolce possibile.

Dopo la cremazione, una scelta personale


Dopo la cremazione, ci sono tre possibilità principali per le ceneri:

  • Affidamento a casa, per chi desidera tenere vicino il proprio caro;
  • Tumulazione in cimitero, in un luogo protetto dove tornare a raccogliersi;
  • Dispersione in natura, per chi sente che il legame con la terra, con l’aria, con il
    paesaggio è parte della propria essenza.

Su quest’ultima scelta, spesso mi soffermo un po’ di più. Perché c’è chi sogna di tornare ai propri luoghi, quelli amati e vissuti. E allora raccontiamo anche della possibilità di una dispersione in volo, con l’elicottero. Vivendo in montagna, so quanto le vette siano parte del cuore di tante persone. Per questo è nata una collaborazione con HeliMontBlanc: per permettere la dispersione delle ceneri dall’alto, sui monti che quella persona amava davvero. È un ultimo viaggio, suggestivo e rispettoso, che accompagna i familiari nel gesto di lasciar andare il proprio caro tra le sue montagne, dove desiderava restare.

Anche questo è un modo per onorare una volontà. Per dire addio con delicatezza. Per trasformare un dolore in un gesto d’amore, tra cielo e terra.

Emy Chatrian

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